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al testo di Loredana Scalia
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la retorica dei guitti il suffragio dei povericristi i banchetti osceni delle sante ricorrenze
ma poi mi specchio in mare il suo silenzio la mia affabulazione
sono loro gli eroi che io nomino eroi in ginocchio e con la mano tesa a subire rintocchi di campana o nelle corsie addobbate di allegria spaccaossa
sono i tisici della fortuna a non tradirmi
sul loro olocausto il mio sollievo dì salvezza |
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